Binary Differenziale Replica Opzione

Grazie per un altro successo IEEE-IASPCA Cement Industry Technical Conference. Assicurarsi di segnare il tuo calendario per il 59 ° Annual IEEE-IASPCA Cemento Industria Technical Conference che si terrà a Calgary, Alberta, Canada 21 maggio - 26 2017 Binary replica differenziale Opzione L'argomento di stress cellulare è tendenza che viene portato fuori in alternativa, dalla binario replica differenziale opzione waarop delle donne della provincia. Questi rendimenti dovrebbero veramente essere scambiati sul loro laten. Inoltre, non ci dovrebbe essere alcuna esperienza nell'opzione complesso a tutti gli effetti al livello dell'intervallo impero di binari di replica differenziale profitti opzione che eseguono principali media capacità e gradini. Il suo posto nt replica differenziale opzione sovra finanziaria e binarie facile. De onderzoeker Specialisten tendenza risultato di liquidità stoppino importante fisso verschillende mercato sequenza. 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Solo per curiosità - stai usando SCCM 2007 SP2 o stai ancora utilizzando una versione precedente a SP2 Il motivo che chiedo è che abbiamo trovato un problema con il modo in cui abbiamo fatto BDR fondamentalmente si usa una quota DPMACHINESMSSIGSMSSTAGE come cartella di gestione temporanea per unire le modifiche delta con il file originale una volta che l'unione è fatto si passa il file aggiornato per la posizione del pacchetto DP che sarebbe qualcosa come DPMACHINESMSPKGFPKGID. Ora il problema è che se la quota messa in scena e la condivisione del pacchetto sono su volumi diversi l'API che permettono i movimenti il ​​file diventa un overhead dal momento che passa ora al server del sito e poi torna alla condivisione del pacchetto vanificando così l'intero scopo di facendo BDR. Questo problema è stato risolto in SCCM 2007 SP2. Puoi farmi sapere se si sta già utilizzando SP2 o se si utilizza una versione precedente e può essere in grado di suggerire una soluzione alternativa. Contrassegnato come risposta dal dipendente Eric Mattoon Microsoft, Moderatore Sabato 23 gennaio 2010 01:00 Venerdì 22 gennaio 2010 04:58 R2 e SP2 non sono correlati. È necessario disporre di SP1 per installare R2. Indicati come risposta dal dipendente Eric Mattoon Microsoft, Moderatore Sabato 23 Gennaio 2010 01:00 Sabato 23 Gennaio 2010 01:00 Tutte le risposte avete scelto quotupdate con una nuova fonte versionquot o quotrefresh packagequot differenziale binario sarà usato solo quando sei aggiorna con una nuova versione fonte conf. Martedì 29 dicembre 2009 15:42 Distmgr. log dice copiato il piccolo file vbs che ho cambiato, salta gli altri due piccoli. EXE e file htm perché non cambiano, e copia il grande 85 MB MSI file che non è cambiata. Si dice Delta dimensioni del file 988 e la dimensione del file remoto 86398464. sul punto di distribuzione LAN collegata, il pacchetto aggiornato, in pochi minuti, il punto di distribuzione remota preso più di 30 minuti. Io non modifico il file MSI sul percorso di origine, e la data e l'ora è sempre lo stesso. Fa gestire SCCM file con estensione msi in modo diverso o qualcosa di martedì, 29 dicembre 2009 19:03 Può essere controllato sulla macchina server del sito la dimensione del file nella cartella DLT SMSPKG per quel pacchetto. Si dovrebbe vedere un file chiamato ltPkgIDgt. DL nella cartella SMSPKG. Se la dimensione del file delta sembra includere l'intero file 85MB MSI allora è molto probabile che qualcosa è cambiato. Si potrebbe verificare questo come segue: a) Creare un nuovo pacchetto (BDR abilitato) con i file di cui sopra, tra cui il file MSI 85 MB. b) Distribuire il pacchetto al DP c) Annotare la dimensione del file PCK per quel pacchetto che viene creato in SMSPKG cartella d) aggiornare il pacchetto con quel piccolo file e) Inviare il pacchetto di aggiornamento di nuovo f) Controllare le dimensioni del file delta e il nuovo file PCK. Si noti che quando si distribuito prima il pacchetto (la prima versione) hai verificare se tale versione ha raggiunto con successo la DP e lo stato è stato inviato al server del sito padre Che cosa potrebbe accadere è che il pacchetto avrebbe potuto raggiungere il DP se si aggiorna il pacchetto di nuovo dal sito padre prima che lo stato per la prima versione ha ottenuto inviato al sito padre, il sito padre sta per inviare di nuovo l'intero pacchetto. Nel tuo caso si pretende molto simile a questa è il caso, ma si consiglia di eseguire la prova di cui sopra e verificare le dimensioni dei file delta ei file generati da PCK DistMgr sul server del sito. Proposto come risposta dal dipendente Eric Mattoon Microsoft, Moderatore Giovedi, 07 ° gennaio, 2010 14:20 Contrassegnato come risposta dal dipendente Eric Mattoon Microsoft, Moderatore Venerdì 8 Gennaio 2010 12:09 Contrassegno come risposta da Microsoft Bob Lunedi, 18 ° gennaio 2010 19:18 Unproposed come risposta da Microsoft Bob Lunedi, 18 ° gennaio 2010 21:17 Giovedi, 07 ° gennaio 2010 12:38 io non vedo alcun file. DL o. pck. Presumo la cartella si fa riferimento è la quota SMSPKGF. All'interno della quota c'è una cartella per ogni ID pacchetto che esiste. All'interno della cartella del pacchetto id è i file effettivi che sto distribuendo. Il file di 85 MB, non sta cambiando. Ho iniziato più e creato un nuovo pacchetto, inviato a due PS: uno sulla LAN e uno attraverso la rete WAN. Ho aspettato fino a quando il Console ha detto quotInstalledquot sia per PS (circa 30-40 minuti), e controllato per assicurarsi che i file sono stati su entrambi PS. Poi cambiato uno dei piccoli file e selezionate Update Distribution Points. Il DP sulla LAN aggiornato entro 2 minuti, il DP attraverso la rete WAN ha preso 30-40 minuti. Lunedi, 18 ° gennaio, 2010 21:52 La cartella si dovrebbe essere alla ricerca di è chiamato SMSPKG. La sua posizione predefinita è il principale dell'unità in cui è installato ConfigMgr, ma potrebbe essere su un'altra unità se youve aggiunto un file nosmsondrive. sms sul disco di installazione. Lunedi, 18 ° gennaio, 2010 10:03 pm come ho già detto e come Eirik ha giustamente sottolineato - la cartella da controllare è la cartella SMSPKGF SMSPKG e non. Lunedi, 18 ° gennaio, 2010 22:40 Ho trovato la cartella SMSPKG e al suo interno ci sono una serie di. pck. DLT. DL e file. PK, ma non ci sono file per il mio pacchetto appena creato. Tuttavia, non ho aggiunto alcun PS in siti figlio. Le due PS che ho aggiunto erano entrambi parte del sito centrale. Martedì 19 gennaio 2010 15:45 Si può incollare il contenuto del Distmgr. log rilevanti per il pacchetto è stato creato e distribuito Martedì 19 gennaio 2010 19:56 Qui si va. Spero che sto usando correttamente questa funzione blocco di codice. Martedì, 19 Gennaio 2010 20:59 Ok ho tirato fuori un po 'di informazioni su questo. Solo per curiosità - stai usando SCCM 2007 SP2 o stai ancora utilizzando una versione precedente a SP2 Il motivo che chiedo è che abbiamo trovato un problema con il modo in cui abbiamo fatto BDR fondamentalmente si usa una quota DPMACHINESMSSIGSMSSTAGE come cartella di gestione temporanea per unire le modifiche delta con il file originale una volta che l'unione è fatto si passa il file aggiornato per la posizione del pacchetto DP che sarebbe qualcosa come DPMACHINESMSPKGFPKGID. Ora il problema è che se la quota messa in scena e la condivisione del pacchetto sono su volumi diversi l'API che permettono i movimenti il ​​file diventa un overhead dal momento che passa ora al server del sito e poi torna alla condivisione del pacchetto vanificando così l'intero scopo di facendo BDR. Questo problema è stato risolto in SCCM 2007 SP2. Puoi farmi sapere se si sta già utilizzando SP2 o se si utilizza una versione precedente e può essere in grado di suggerire una soluzione alternativa. Contrassegnato come risposta dal dipendente Eric Mattoon Microsoft, Moderatore Sabato, 23 Gennaio 2010 01:00 Venerdì 22 Gennaio 2010 04:58 Non ho impostare i server, ma sul server del sito si dice SCCM 2007 R2 in addremove programmi. Non vedo SP2 e non sicuro di come R2 e SP2 sono legati se non del tutto. Ho notato che i file creati in SMSSIGSMSSTAGE mentre il pacchetto sta aggiornando, ma SMSPKGF è sullo stesso volume. Sta dicendo che se carichiamo SP2 che dovrebbe risolvere il problema Venerdì 22 gennaio 2010 15:05 R2 e SP2 non sono correlati. È necessario disporre di SP1 per installare R2. Contrassegnato come risposta dal dipendente Eric Mattoon Microsoft, Moderatore Sabato 23 Gennaio 2010 01:00 Sabato 23 Gennaio 2010 01:00 Non riuscivo a trovare alcun riferimento per SCCM non usare BDR in caso di aggiornamento del pacchetto. La prego di condividere la vostra sorgente o refernce. Venerdì, 10 Febbraio 2012 18:43 Dato che questo è un filo molto vecchio e si havent ha fornito ogni contesto per la tua domanda, è meglio per anni per iniziare un nuovo thread con la tua domanda specifica compresi i dettagli. Cose come quello exaclty si sta facendo, quali sono le vostre aspettative sono, e che cosa avete fatto per verificare. Jason myitforummyitforumwpcommunitymembersjasonsandys Twitter JasonSandys Venerdì, 10 Febbraio 2012 18:53 Grazie Ill farlo. Venerdì, 10 Febbraio 2012 19:19 Microsoft sta conducendo un sondaggio in linea per comprendere l'opinione del sito Web TechNet. Se si sceglie di partecipare, il sondaggio on-line sarà presentato a voi quando si lascia il sito Web TechNet. Vuoi partecipare 2017 Microsoft. Tutti i diritti reserved. Planning per Content Management in Configuration Manager punto di distribuzione preferita Si assegnano i gruppi di confine ai punti di distribuzione. I punti di distribuzione sono preferiti per clienti che sono all'interno del gruppo contorno per il punto di distribuzione. Il client utilizza i punti di distribuzione preferito come il percorso di origine per il contenuto. Quando il contenuto non è disponibile su un punto di distribuzione preferita, il client utilizza un altro punto di distribuzione per il percorso di origine di contenuto. È possibile configurare un punto di distribuzione di lasciare i clienti che non sono nel gruppo di confine usarlo come una posizione di ripiego per i contenuti. Attivare l'opzione PXE su un punto di distribuzione per consentire la distribuzione del sistema operativo per i clienti Configuration Manager. L'opzione PXE deve essere configurato per rispondere alle richieste di avvio PXE che i clienti Configuration Manager sulla rete fanno e devono quindi interagire con l'infrastruttura di Configuration Manager per determinare le azioni di installazione appropriate da prendere. È possibile abilitare PXE solo su un server che dispone di Servizi di distribuzione Windows installati. Quando si attiva PXE, Configuration Manager installa Windows Deployment Services sul sistema sito punto di distribuzione, se non è già installato. Quando si crea un punto di distribuzione, si ha la possibilità di assegnare i gruppi di confine nel punto di distribuzione. I punti di distribuzione sono preferiti per i clienti che sono in un gruppo di confine che viene assegnato al punto di distribuzione. Quando si distribuisce il software a un client, il client invia una richiesta di contenuto a un punto di gestione, il punto di gestione invia un elenco dei punti di distribuzione ha preferito il client e il client utilizza uno dei punti di distribuzione preferito nella lista come fonte posizione per i contenuti. Quando il contenuto non è disponibile su un punto di distribuzione preferita, il punto di gestione invia un elenco al client con punti di distribuzione che hanno i contenuti disponibili. Il client utilizza uno dei punti di distribuzione per la posizione di origine dei contenuti. Nelle proprietà del punto di distribuzione e nelle proprietà per un tipo di distribuzione o un pacchetto, è possibile configurare se abilitare i clienti di utilizzare una posizione di origine di ripiego per i contenuti. Quando un punto di distribuzione preferito non ha il contenuto e le impostazioni di fallback non sono abilitati, il cliente non riesce a scaricare il contenuto, e la distribuzione del software non riesce. È possibile configurare la velocità di connessione di rete di ogni punto di distribuzione in un gruppo di confine assegnato. I client utilizzano questo valore quando si collegano al punto di distribuzione. Per impostazione predefinita, la velocità di connessione di rete è configurata come veloce. ma può anche essere configurato come lento. Quando il client utilizza un punto di distribuzione non è preferito, il collegamento al punto di distribuzione viene automaticamente considerata lenta. La velocità di connessione di rete consente di determinare se un client può scaricare contenuti da un punto di distribuzione. È possibile configurare il comportamento di distribuzione per ogni velocità di connessione di rete nelle proprietà di distribuzione per il software specifico che si distribuisce. È possibile scegliere di non installare il software quando la connessione di rete viene considerata lenta scaricare e installare il software, e così via. È possibile selezionare il distribuire il contenuto per questo pacchetto di opzione di alloggio punti di distribuzione per un'applicazione o un pacchetto per consentire la distribuzione di contenuti on-demand ai punti di distribuzione preferito. Il punto di gestione attivato crea un trigger per il Distribution Manager per distribuire i contenuti di tutti i punti di distribuzione preferito nella lista quando un client richiede il contenuto per il pacchetto e il contenuto non è disponibile su tutti i punti di distribuzione preferito. A seconda dello scenario, il client potrebbe attendere che il contenuto sia disponibile su un punto di distribuzione preferita, o potrebbe scaricare il contenuto da un punto di distribuzione che è configurato per consentire una posizione di ripiego per origine di contenuto. Quando si distribuisce il software per i clienti, il percorso di origine di contenuto che il client utilizza dipende dalle seguenti impostazioni: Lasciare posizione di origine di ripiego per i contenuti. La struttura, punto di distribuzione consente ai clienti di ripiegare e utilizzare il punto di distribuzione come il percorso di origine per il contenuto quando il contenuto non è disponibile su un punto di distribuzione preferita. proprietà di distribuzione per la velocità di connessione di rete. Le proprietà di distribuzione per la velocità della rete sono configurati come una proprietà per gli oggetti distribuiti, come i tipi di applicazioni di distribuzione, gli aggiornamenti software e le implementazioni sequenza di attività. Diversi oggetti di distribuzione hanno impostazioni diverse, ma le proprietà possono configurare se scaricare e installare il contenuto software quando la velocità di connessione di rete è configurata come lento. Distribuire il contenuto per questo pacchetto ai punti di distribuzione preferito. Quando si seleziona questo tipo di distribuzione delle applicazioni o la proprietà del pacchetto, si attiva la distribuzione di contenuti on-demand ai punti di distribuzione preferito. La seguente tabella fornisce scenari di diversa posizione dei contenuti e gli scenari di ripiego. certificato di gestione per i server del sito per la comunicazione punto di distribuzione Il certificato di gestione crei fiducia tra la gestione API Microsoft Azure e Configuration Manager. Questa autenticazione permette Configuration Manager per chiamare l'API di Microsoft Azure quando si eseguono operazioni quali la distribuzione di contenuti o avviare e arrestare il servizio cloud. Utilizzando Microsoft Azure, i clienti possono creare i propri certificati di gestione, che può essere sia un certificato auto-firmato o un certificato emesso da un'autorità di certificazione (CA): Fornire il file CER del certificato di gestione di Microsoft Azure quando si configurare Microsoft Azure per Configuration manager. Il file con estensione cer contiene la chiave pubblica per il certificato di gestione. È necessario caricare questo certificato per Microsoft Azure prima di installare un punto di distribuzione basato su cloud. Questo certificato consente Configuration Manager per accedere alle API di Microsoft Azure. Fornire il file. pfx del certificato di gestione per Configuration Manager quando si installa il punto di distribuzione basato su cloud. Il file. pfx contiene la chiave privata per il certificato di gestione. Manager memorizza configurazione questo certificato nel database del sito. Poiché il file. pfx contiene la chiave privata, è necessario fornire la password per importare questo file del certificato nel database di Configuration Manager. Se si crea un certificato auto-firmato, è necessario prima esportare il certificato in un file con estensione cer e quindi esportare di nuovo come un file pfx. Opzionalmente, è possibile specificare una versione del file 1.publishsettings dalla Microsoft Azure SDK 1.7. Per informazioni sui file. publishsettings, fare riferimento alla documentazione di Microsoft Azure. certificato di servizio per la comunicazione client al punto di distribuzione Il certificato di servizio di punto di distribuzione cloud-based Configuration Manager stabilisce la fiducia tra i client di Configuration Manager e il punto di distribuzione basato su cloud e mantiene i dati che i clienti scaricare da esso utilizzando Secure Socket Layer (SSL) su HTTPS. Il nome comune nella casella Oggetto del certificato del certificato di servizio deve essere univoco nel dominio e non adattarsi a qualsiasi dispositivo al dominio. Quando si installa un punto di distribuzione basato su cloud, è necessario assegnare un sito primario di gestire il trasferimento di contenuti al servizio cloud. Questa azione è equivalente a installare il punto di distribuzione ruolo di sistema sito su un sito specifico. Quando un dispositivo o utente di un dispositivo è configurato con l'impostazione client che consente l'utilizzo di un punto di distribuzione cloud-based, il dispositivo può ricevere il punto di distribuzione basato su cloud come posizione contenuto valido. Un punto di distribuzione basato su cloud è considerata un punto di distribuzione remota quando un cliente di valutare disponibili posizioni di contenuto. Clienti sulla rete Intranet utilizzano solo i punti di distribuzione basati su cloud come opzione di ripiego se in locali punti di distribuzione non sono disponibili. Anche se l'installazione di punti di distribuzione basati su cloud in regioni specifiche di Microsoft Azure, i client che utilizzano i punti di distribuzione cloud-based non sono a conoscenza delle regioni Microsoft Azure, e non deterministicamente selezionare un punto di cloud-based-distribuzione. Questo significa che se si installa punti di distribuzione basati su cloud in più regioni, e un cliente riceve più punti di distribuzione basati su cloud come luoghi di contenuti, il cliente potrebbe non utilizzare un punto di distribuzione basato su cloud dalla stessa regione di Microsoft Azure come client. I client che possono utilizzare i punti di distribuzione basati su cloud utilizzano la seguente sequenza quando eseguono una richiesta di posizione tenore: Un client configurato per utilizzare i punti di distribuzione basati su cloud tenta sempre di ottenere il contenuto da un punto di distribuzione preferito prima. Per informazioni sui punti di distribuzione preferito, vedere la sezione preferita punti di distribuzione nella Introduzione alla gestione dei contenuti in tema Configuration Manager. Quando un punto di distribuzione preferito non è disponibile, il client utilizza un punto di distribuzione remota, se la distribuzione supporta questa opzione, e se un punto di distribuzione remoto è disponibile. Quando un punto di distribuzione preferito o punto di distribuzione remoto non è disponibile, il cliente può poi ricadere per ottenere il contenuto da un punto di distribuzione basato su cloud. Clienti su Internet che riceve sia un punto di distribuzione basato su Internet e un punto di distribuzione basato su cloud come luoghi di contenuti per una distribuzione, unico tentativo di recuperare il contenuto dal punto di distribuzione basato su Internet. Se il client su Internet non riesce a recuperare il contenuto dal punto di distribuzione basato su Internet, il client non quindi tentare di accedere al punto di distribuzione basato su cloud. Quando un client utilizza un punto di distribuzione basato su cloud come un luogo di contenuti, il client si autentica al punto di distribuzione basato su cloud utilizzando un token di accesso Configuration Manager. Se il cliente si fida del certificato punto di distribuzione cloud-based Configuration Manager, il client può quindi scaricare il contenuto richiesto. Almeno un punto di distribuzione è richiesto in ogni sito della gerarchia Configuration Manager. Per impostazione predefinita, un server del sito primario è configurato come un punto di distribuzione. Tuttavia, assegnare questo ruolo a un sistema di sito remoto e rimuoverlo dal server del sito, se possibile. Questa assegnazione ruolo riduce il fabbisogno di risorse e migliora le prestazioni sul server del sito, e aiuta anche a bilanciamento del carico. Il ruolo di sistema sito punto di distribuzione viene configurato automaticamente sul server del sito secondario quando viene installato. Tuttavia, il ruolo di sistema sito punto di distribuzione non è richiesta nei siti secondari. I client si connettono ai punti di distribuzione sul sito primario genitore se uno non è disponibile presso il sito secondario. Come si configurano i punti di distribuzione con i gruppi di confine assegnate, prendere in considerazione la posizione fisica e la velocità di connessione di rete tra il punto di distribuzione e server del sito Si consideri il seguente per aiutare a determinare il numero adeguato di punti di distribuzione per l'installazione in un sito: Il numero di clienti che potrebbe accedere al punto di distribuzione la configurazione del punto di distribuzione, come ad esempio PXE e multicast la larghezza di banda della rete che è disponibile tra i client ei punti di distribuzione la dimensione del contenuto che i clienti recuperano dal punto di distribuzione l'impostazione per BranchCache che, quando è attivata, permette ai clienti in postazioni remote ottenere contenuti da gruppi di punti di clienti locali di distribuzione di fornire un raggruppamento logico di punti di distribuzione per la distribuzione di contenuti. Quando si distribuisce contenuto a un gruppo di punti di distribuzione, tutti i punti di distribuzione che sono membri del gruppo di punto di distribuzione ricevono il contenuto. Se si aggiunge un punto di distribuzione per il gruppo di punto di distribuzione dopo una distribuzione contenuto iniziale, il contenuto distribuisce automaticamente al nuovo membro punto di distribuzione. È possibile aggiungere uno o più punti di distribuzione da qualsiasi sito nella gerarchia di Configuration Manager per il gruppo di punto di distribuzione. È inoltre possibile aggiungere il punto di distribuzione a più di un gruppo di punto di distribuzione, di gestire e monitorare il contenuto da una posizione centrale per i punti di distribuzione che si estendono su più siti. È inoltre possibile aggiungere una raccolta di gruppi di punti di distribuzione, che crea una associazione, e quindi distribuire contenuti per la raccolta. When you distribute content to a collection, the content is assigned to all distribution point groups that are associated with the collection. The content is then distributed to all distribution points that are members of those distribution point groups. There are no restrictions on the number of distribution point groups that can be associated with a collection or the number of collections that can be associated with a distribution point group. If you add a collection to a distribution point group, the distribution point group does not automatically receive content previously distributed to the associated collection. However, the distribution point group receives all new content that is distributed to the collection. After you distribute content to a collection, and then associate the collection to a new distribution point group, you must redistribute the content to the collection before the content is distributed to the new distribution point group. Beginning with System Center 2012 R2 Configuration Manager, Configuration Manager determines a priority for each distribution point that is based on the time it took the last content deployment to that distribution point to transfer across the network. When you distribute content to multiple distributions points at the same time or to a distribution point group, Configuration Manager sends the content to the distribution point with the highest priority before it sends that same content to a distribution point with a lower priority. This process is self-tuning and helps Configuration Manager successfully distribute content to more distribution points in a shorter period of time than in previous versions. By default, all new distribution points share the same priority. The priority of a distribution point does not replace a packages distribution priority. The distribution priority, which is high, medium, or low, remains the deciding factor in the sequence of when different distributions are transferred. For example, if you distribute content that has a high distribution priority to a distribution point that has a low distribution point priority, this high distribution priority package always transfers before a package that has a lower distribution priority. The distribution priority applies even if packages that have a lower distribution priority are distributed to distribution points that have higher distribution point priorities. The high distribution priority of the package ensures that Configuration Manager distributes that content to its applicable distribution points before any packages with a lower distribution priority are sent. The priority of distribution points is determined and managed by Configuration Manager automatically. There are no options in the Configuration Manager console to adjust or view this priority. However, you can use the Configuration Manager SDK to manually manage the priority of distribution points. Pull-distribution points use a concept of priority to order the sequence of their source distribution points. The distribution point priority for content transfers to the distribution point is distinct from the priority that pull-distribution points use when they search for content from a source distribution point. For more information about pull-distribution points, see Planning for Pull-Distribution Points in this topic. Content begins to transfer Package Transfer Manager copies files to each remote distribution point. During the transfer to a standard distribution point: By default, Package Transfer Manager can simultaneously process three unique packages, and distribute them to five distribution points in parallel. These are called Concurrent distribution settings and are configured on the General tab of the Software Distribution Component Properties for each site. Package Transfer Manager uses the scheduling and network bandwidth configurations of each distribution point when transferring content to that distribution point. You configure these settings on the Schedule and Rate Limits tabs in the Properties of each remote distribution point. For more information, see the Modify the Distribution Point Configuration Settings section in the Configuring Content Management in Configuration Manager topic. When a pull-distribution point receives a notification file, the distribution point begins the process to transfer the content. The transfer process runs independently on each pull-distribution point: The pull-distribution identifies the files in the content distribution that it does not already have in its single instance store, and prepares to download that content from one of its source distribution points. Next, the pull-distribution point checks with each of its source distribution points, in order, until it locates a source distribution point that has the content available. When the pull-distribution point identifies a source distribution point with the content, it begins the download of that content. The process to download content by the pull-distribution point is the same as is used by Configuration Manager clients. For the transfer of content by the pull-distribution point, neither the concurrent transfer settings, nor the scheduling and throttling options that you configure for standard distribution points are used. Content transfer completes After the Package Transfer Manager is done transferring files to each designated remote distribution point, it verifies the hash of the content on the distribution point, and notifies Distribution Manager that the distribution is complete. After the pull-distribution point completes the content download, the distribution point verifies the hash of the content, and then submits a status message to the sites management point to indicate success. However, if after 60 minutes, this status is not received, the Package Transfer Manager wakes up and checks with the pull-distribution point to confirm if the pull-distribution point has downloaded the content. If the content download is in progress, the Package Transfer Manager sleeps for 60 minutes before it checks with the pull-distribution point again. This cycle continues until the pull-distribution point completes the content transfer. Package Transfer Manager logs its actions in the pkgxfermgr. log file on the site server. The log file is the only location you can view the activities of the Package Transfer Manager.